La prima forma d’amore che incontriamo nella vita è quella che riceviamo in famiglia. È un amore che ci insegna, a volte inconsapevolmente, cosa significa essere accettati, accolti o, al contrario, giudicati e trascurati. Crescendo, la nostra percezione dell’amore si arricchisce di immagini e narrazioni: libri, canzoni, film e serie televisive costruiscono un immaginario collettivo che ci promette l'amore perfetto. Tuttavia, queste rappresentazioni spesso creano aspettative irrealistiche che non si allineano con la complessità delle relazioni reali.
Quando poi incontriamo qualcuno nella nostra vita, portiamo con noi un bagaglio di esperienze, ferite, difese e speranze. Cerchiamo di mettere in pratica ciò che abbiamo imparato dalla nostra famiglia e dalle storie che abbiamo interiorizzato. Ma spesso, questa miscela confusa ci conduce a schemi di comportamento che sabotano le nostre relazioni. Il risultato? La delusione, il dolore, e la convinzione che qualcosa in noi non vada.
Perché ci sentiamo immeritevoli d’amore?
La radice della sensazione di essere immeritevoli d’amore spesso si annida in due aree critiche della nostra esperienza:
1. La famiglia e il messaggio implicito
Se la nostra famiglia ci ha dato amore in modo condizionato – legato al nostro comportamento, ai risultati scolastici o al rispetto di aspettative rigide – potremmo crescere con l’idea che l’amore debba essere “guadagnato”. Di fronte a una delusione sentimentale, questa credenza si riattiva: ci convinciamo che non siamo abbastanza e che il fallimento è una prova della nostra inadeguatezza.
2. La società e i miti romantici
Le storie che ci circondano – dal “vissero felici e contenti” delle fiabe al dramma delle serie TV – creano l’illusione che l’amore sia facile o che, se incontriamo “quella persona”, tutto si risolva magicamente. Questo ci lascia impreparati di fronte alla realtà: il dolore, i conflitti, e la necessità di costruire relazioni basate sulla comunicazione e sulla vulnerabilità.
Come affrontare la delusione e il dolore?
Il primo passo per superare la sensazione di essere immeritevoli d’amore è riconoscere che siamo tutti esseri umani imperfetti, e che la nostra capacità di amare e di essere amati non dipende dai nostri successi o fallimenti. Ma come si traduce questo in pratica?
1. Riconoscere le proprie emozioni
In un momento di delusione, fermati e chiediti:
- Cosa sto provando davvero? Rabbia? Tristezza? Vergogna?
- Questa emozione a cosa mi riporta? C’è un’esperienza passata che si sta riattivando?
Ad esempio, se ti senti rifiutato da qualcuno, potrebbe emergere la paura di essere “sbagliato”, una sensazione che risale a un’infanzia dove eri giudicato per ogni errore.
2. Separare i fatti dalle interpretazioni
Quando qualcosa va storto in una relazione, tendiamo a dare interpretazioni negative: “Non sono abbastanza interessante” o “Non mi ama perché non valgo nulla”.
Prova invece a chiederti:
- Quali sono i fatti concreti?
- Che interpretazione sto dando? È l’unica possibile?
Ad esempio, se qualcuno non risponde a un messaggio, non significa necessariamente che non gli interessi. Potrebbe semplicemente essere occupato.
3. Costruire un dialogo interno compassionevole
Immagina di parlare con un bambino che si sente rifiutato. Non gli diresti mai “Hai ragione, non vali nulla”. Allo stesso modo, inizia a parlare a te stesso con gentilezza:
- Capisco che ti senti ferito. È normale provare dolore, ma questo non definisce il tuo valore”.
Questo dialogo interno è fondamentale per spezzare il ciclo di autosvalutazione.
Ecco alcuni esercizi che puoi fare per sviluppare una maggiore consapevolezza e resilienza emotiva:
1. Il diario delle emozioni
Ogni sera, scrivi le emozioni che hai provato durante la giornata. Identifica cosa le ha scatenate e come hai reagito. Questo ti aiuta a riconoscere i tuoi schemi emotivi.
2. La sedia del coach
Quando ti senti in colpa per qualcosa, immagina di sederti su una sedia diversa e di osservare la situazione come un coach esterno. Chiediti:
- Quali risorse posso attivare per affrontare questa sfida?
- Quali parole di incoraggiamento darei a qualcuno in una situazione simile?
3. Il rituale della gratitudine verso di sé
Ogni giorno, scrivi tre cose che hai fatto bene o per cui sei grato a te stesso. Questo esercizio ti aiuta a rafforzare la tua autostima.
Per concludere, ti lascio alcune domande per esplorare la tua relazione con l’amore e il tuo senso di valore:
- Qual è il primo ricordo che hai dell’amore? Come ha influenzato la tua idea di te stesso?
- Quali credenze hai sull’amore? Ti aiutano o ti limitano?
- Quando ti senti amato, cosa provi dentro di te? Riesci a riconoscere quella sensazione senza dipendere dagli altri?
- Cosa puoi fare oggi per dimostrare amore a te stesso?
Sentirsi immeritevoli d’amore non è una verità, ma una narrazione che abbiamo costruito e che possiamo cambiare. Attraverso l’addestramento emotivo, possiamo imparare a riconoscere i nostri schemi, accogliere le nostre ferite e costruire una relazione più sana con noi stessi. Solo così possiamo amare ed essere amati, non perché siamo perfetti, ma perché siamo autentici.
Rossella Frascella
Mental & Life Coach
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